Volterra (in etrusco Veláthri), è stata una delle principali città-stato dell’antica Etruria e durante il medioevo fu sede di un’importante signoria vescovile.
È un piccolo borgo medievale edificato tra le valli dell’Era e del Cecina, caratterizzata da due cinte di mura, quella etrusca e quella duecentesca.
Il borgo è conosciuto da secoli per la lavorazione dell’alabastro i cui manufatti costituiscono oggi uno dei più importanti prodotti dell’artigianato italiano.
Susseguirsi di piazze, case e torri, chiese e volte, salite e giardini, il verde di campi, balze d’ulivi e viti, fino all’azzurro del mar tirreno.
Volterra è una bomboniera nel cure della Toscana, abitata fin dal neolitico, è una cittadina che ancora oggi appare come incontaminata ed estranea al vertiginoso ritmo della vita cittadina. Proprio per questo i suoi visitatori hanno subito l’impressione di trovarsi davanti ad una città particolare, dove si ha la sensazione di vivere in un’altra epoca, fra le strette viuzze del borgo medioevale, è misteri di un passato etrusco.
Ma quand’è il miglior periodo per visitare le bellezze ed apprezzare l’atmosfera di questo borgo antico?
Sicuramente i periodi migliori per visitare Volterra sono in Autunno o in Primavera, non solo per i colori e le temperature temperate, ma anche per gli eventi tipici.
A marzo Volterra diventa il palcoscenico della Mostra Mercato del Tartufo Marzuolo e dei prodotti tipici dell’Alta Val di Cecina.
In occasione della mostra-mercato viene celebrato il tartufo, in più tanti piccoli produttori propongono un viaggio fra le eccellenze culinarie della zona – dai formaggi ai salumi, passando per dolci, liquori e tanto altro ancora.
Anche ottobre è un mese ricco di iniziative. Ogni anno infatti in occasione di Volterragusto vengono organizzati numerosi appuntamenti dedicati alla cucina e non solo.
Tra questi forse quello più amato e caratteristico è il Palio dei Caci: una divertente sfida che vede contrapposte le Contrade di Volterra.
L’ultima domenica di ottobre, lungo la discesa di via Franceschin, viene organizzato infatti l’evento che si colloca a metà tra un gioco goliardico ed una rievocazione storica.
Protagoniste del Palio sono le gustose forme di formaggio prodotte nelle Balze Volterrane che vedrete rotolare inseguite dai “corridori” delle otto contrade cittadine. Lo scopo del gioco è riuscire a far arrivare al traguardo, nel minor tempo possibile, la propria forma di formaggio, schivano gli altri corridori a colpi di palette di legno ed aggirando con destrezza gli ostacoli di paglia.
Il cacio è uno dei prodotti tipici di queste zone, considerato fin dal basso medioevo come uno degli alimenti favoriti dalla popolazione, per le sue proprietà nutritive. Proprio per questo la tradizione vuole che il premio per il vincitore della “corsa dei caci” sia proprio una forma di formaggio.
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