Siena, come tutti sanno, non è bagnata da alcun fiume. Fin dai tempi antichi, un’estesa rete di acquedotti sotterranei, detti «bottini», serviva a portare acqua alla cittadinanza. La leggenda vuole che, nel silenzio, si sentisse il rumore dello scorrere dell’acqua, tipico di un fiume. Un fiume sotterraneo, la Diana, più volte cercato e mai trovato.
Vennero effettivamente scavati pozzi e si consultarono gli astrologi, per trovare la Diana. Fu il governo stesso di Siena a sobbarcarsi tutti gli oneri di tale ricerca. Per circa due secoli, si cercò la Diana, ma invano. Nessuno l’ha mai trovata.
Ai giorni nostri l’acqua arriva a Siena attraverso un moderno acquedotto, mentre gli antichi bottini sono addirittura visitabili. Per informazioni relative a come visitare i bottini di Siena si rimanda al sito http://www.comune.siena.it/La-Citta/Cultura/Strutture-Museali/Bottini
Il sottosuolo di Siena non racchiude però solo il segreto del fiume Diana. Si narra infatti che, all’epoca in cui si costruivano i bottini, capitava che gli operai adibiti al lavoro sotterraneo, detti «guerchi», fuggissero dai cunicoli, spaventati per aver visto alcune creature che si annidavano nelle buio della terra. Quel che avevano visto erano gli omiccioli e i fuggisoli. Gli omiccioli erano simili ad allegri folletti. Diversamente, le creature chiamate fuggisoli apparivano come lampi di luce improvvisi e repentini. I maligni spiegavano queste strane apparizioni col fatto che i guerchi venivano pagati in vino.
Ma non è solo la città a custodire dei segreti. Anche il territorio senese partecipa al mistero.
Bettino Ricasoli, soprannominato il Barone di ferro (Firenze, 9 marzo 1809 – Castello di Brolio, 23 ottobre 1880), è stato un politico italiano, sindaco di Firenze e secondo presidente del Consiglio del Regno d’Italia dopo Cavour. Una leggenda vuole che nelle notti di luna piena, attorno al castello di Brolio, si aggiri ancora il fantasma del barone, a cavallo e con una muta di cani da caccia al seguito. Il magnifico castello di Brolio è visitabile ed è vicinissimo a Siena. Per informazioni visitate il sito https://ricasoli.com/castello/
Famosissima è anche la leggenda di San Galgano, il quale, spaventato dall’incontro con l’Arcangelo Michele, scagliò la sua spada contro una roccia e, miracolosamente, essa rimase incastrata. il giovane Galgano divenne eremita e la spada nella roccia resiste tutt’oggi nel cuore della bellissima abbazia, che potrete raggiungere facilmente dall’Hotel Palazzo di Valli.